Ieri al Ristorante Savini di Milano conferenza stampa di presentazione degli eventi fiemmesi
Tour de Ski dal 3 al 5 gennaio, poi Coppa del Mondo di Combinata Nordica e Salto Speciale
Erano presenti gli atleti Ganz e De Fabiani (fondo), Pittin e Costa (combinata), i tecnici Selle, Rigoni e Zorzi
Riproposta la finale di Salt Lake City 2002: sarà Tesero Lake City con rivincita di Cristian Zorzi!
Oggi al ristorante Savini di Milano presentazione degli eventi della “culla dello sci nordico”. La trentina Val di Fiemme è una terra che ha molto da raccontare, ma è soprattutto il tempio delle discipline nordiche. Lo dimostrerà a gennaio con una dieci giorni e dodici gare di Coppa tra Tour de Ski (3-5 gennaio), Combinata Nordica e Salto Speciale (10-12 gennaio), il modo migliore per aspettare le Olimpiadi 2026. Chi ha assistito a Salt Lake City 2002 ricorderà la prima finale sprint olimpica della storia, disputatasi il 19 febbraio 2002, e ora Cristian Zorzi è pronto alla rivincita con la “Tesero Lake City” evento collaterale del Tour de Ski con un remake insieme a Hetland, Schlickenrieder e Lind per una rievocazione storica della sfida olimpica. Tante le novità del Tour de Ski come l’introduzione di una sprint e la Final Climb in versione Mass Start, gli atleti sono pronti, Caterina Ganz gareggia in casa, Francesco De Fabiani punta ad entrare nei primi cinque, Federico Pellegrino proverà ad affrontare il Cermis per la prima volta. Una settimana più tardi toccherà a Samuel Costa e Alessandro Pittin farsi valere, magari ripetendo la team sprint (2017) che valse il bronzo in Val di Fiemme. Dieci giorni e 12 gare di Coppa del Mondo tra Tour de Ski (3-5 gennaio), Combinata Nordica e Salto Speciale della settimana successiva, la Val di Fiemme – oggi a Milano - ha scelto la cornice del Ristorante Savini per presentare i propri prestigiosi eventi con vista Olimpiadi Milano Cortina 2026, dove il Trentino sarà assoluto protagonista. Chi ha assistito alle Olimpiadi di Salt Lake City 2002 ricorderà la prima finale sprint olimpica della storia, disputatasi il 19 febbraio 2002. Cristian Zorzi, ad una manciata di metri dal traguardo era in testa, ma Hetland riuscì a recuperare il gap insieme al tedesco Peter Schlickenrieder, con i due a finire nell’ordine davanti all’azzurro di Moena e allo svedese Björn Lind. Hetland in segno di vittoria mise il suo piede sulla schiena di “Zorro”, stremato. E il 4 gennaio, grazie alla disponibilità di Zorzi, Hetland, Schlickenrieder e Lind, ecco la rievocazione di quello che fu un momento storico dello sci di fondo: la Tesero Lake! “Zorro” ha raccolto subito il guanto di sfida: “Hetland è sempre stato la mia bestia nera, solo lui avrebbe potuto mettermi “lo sci” sulla schiena. Riporteremo a Lago di Tesero la sfida olimpica, mi allenerò tutto l’inverno per vincere!”. A Milano erano presenti autorità ed atleti ma se è possibile realizzare competizioni di questo tipo il merito è dei volontari trentini, come affermato da Mauro Dezulian, vicepresidente comitato organizzatore e responsabile dei volontari: “Nordic Ski esiste da oltre trent’anni, per poter ospitare al meglio questi eventi c’è sempre bisogno di loro, dei volontari”. Sport e turismo vanno a braccetto in Trentino: “La giunta provinciale è sempre vicina alla Val di Fiemme”, afferma l’assessore allo sport e turismo Roberto Failoni, ma la “culla dello sci nordico” ha una donna al comando, Cristina Bellante, mamma di due atleti della nazionale di combinata: “Val di Fiemme non si ferma mai, cerca sempre qualcosa di nuovo confermando il Salto dopo il successo della passata stagione, e regalando grandi novità come la sprint in tc di sabato fortemente voluta dalla FIS, e la Final Climb in linea. Il venerdì offrirà inoltre la 100.a gara del Tour de Ski in assoluto e gli eventi di contorno”. Piero De Godenz è una delle figure di riferimento politiche per gli sport in terra trentina: “Legare gli eventi di Coppa del Mondo e Mondiali al turismo è stato tassello fondamentale”. Maurizio Rossini di Trentino marketing: “Porteremo i paesaggi da cartolina del Trentino nel mondo” e Tiziano Mellarini di FISI Trentino: “I numeri non sono incoraggianti ma attraverso i nostri grandi eventi speriamo di riportare tanti giovani alle discipline di fatica” si sono passati la palla, e a snocciolare i dati di Coppa ci ha pensato Filip Grabowski di Infront: “30 milioni di spettatori reali hanno seguito le gare del Tour de Ski in Val di Fiemme, una media di 80% di market share in Norvegia, 11 milioni di spettatori tedeschi, siamo soddisfatti anche dei numeri di Combinata e Salto, preannunciamo che oltre alla trentina di telecamere lungo la Final Climb, Infront userà per la prima volta l’elicottero”. Dopodiché parola agli atleti, pronti ad affrontare la stagione. Caterina Ganz ha ben figurato lo scorso anno, specialmente sulla Final Climb: “Sono orgogliosa di rappresentare il Trentino con il mio lavoro, la Rampa del Cermis è stata dura ma quel giorno ero talmente felice di avere lì la mia famiglia e di farla la prima volta. Abbiamo finito un raduno di due settimane e ora andremo a Davos per le ultime rifiniture”. Un messaggio video anche da Federico Pellegrino che spera di esserci: “Ho dei bei ricordi in Val di Fiemme, sarà una bella opportunità”. Chi invece era presente a Milano è Francesco De Fabiani: “Al Tour de Ski ho ottenuto due podi in due 15 km in tc, la preferisco e preferisco la Mass Start. La Val di Fiemme mi ha accontentato e per me è una buona notizia. Sull’ultima rampa perdo posizioni ma la partenza in linea mi aiuterà. Tanti punti a disposizione, sogno di arrivare tra i primi cinque di Coppa”. Il DT Marco Selle concorda: “Gli atleti sanno che hanno un numero limitato di occasioni per primeggiare, li vedo determinati e senza particolari acciacchi. Sono pronti”. Dal fondo alla combinata con Alessandro Pittin, miglior fondista di Coppa nelle ultime due stagioni: “Sto tornando a divertirmi anche al Salto e questo mi fa ben sperare. Conosco la macchina organizzativa della Val di Fiemme, e spero di farmi trovare pronto nel 2026. Sarebbe la sesta olimpiade, la seconda in Italia, qualcosa di straordinario”. “Buone nuove” anche da Samuel Costa, finalmente al top della condizione: “Non ho più dolori al ginocchio, questo vuol dire tanto, grazie ai tempi che ho passato a casa ora sono grato di riuscire a muovermi e a tornare a fare sport. Per me l’obiettivo più importante è riuscire a saltare bene per partire davanti nel fondo. Il nostro scopo è regalare emozioni”. Federico Rigoni, coach dei saltatori, visto l’appuntamento olimpico in avvicinamento, guarda al futuro: “Come Combinata abbiamo cercato di proseguire il lavoro fatto, Costa è in ottima forma e Alessandro ha fatto vedere di poter stare davanti, mentre i giovani stanno crescendo. Nel Salto maschile numeri non incoraggianti ma stiamo lavorando per crescere ogni anno di più”. Arrivederci dunque al gennaio “di fuoco” della Val di Fiemme, tempio azzurro delle discipline nordiche.